domenica 18 aprile 2010

Seguimi..


...perché Gesù dice a Pietro: "Seguimi"
(Gv 21,19).
Nella Mistica Cena, (Gv 13,36-39) Gesù dice che dove Lui sta per andare, i Discepoli non possono seguirlo. Pietro dice: "perché non posso seguirti? Darò la mia vita per Te!..."
Pietro non può seguire il Signore... Ora, dopo la Risurrezione è il Signore stesso che dice a Pietro: "Seguimi". Cosa è accaduto nel frattempo?
1. Pietro ha fatto l'esperienza del triplice rinnegamento e, nell'umiltà, ha compreso che la sequela non è frutto di libera iniziativa, ma di una specifica chiamata, né la si può realizzare fidando sulle sole proprie forze!
2. Pietro, nel Cenacolo ha ricevuto lo Spirito Santo la sera di Pasqua. La sequela non è possibile senza il sostegno dello Spirito.
3. Pietro ora ha superato "l'esame dell'amore". La sequela è frutto dell'amore e solo chi ama segue e... segue nella misura in cui ama!

Don Giuseppe Greco

venerdì 16 aprile 2010

Per la santificazione dei Sacerdoti

PREGARE E FARE SACRIFICI
PER LA SANTIFICAZIONE DEI SACERDOTI

Il Signore e la Madonna da tempo stanno chiedendo a tutte le anime, specialmente quelle a loro più fedeli che stanno seguendo un cammino di santità, di pregare e offrire sacrifici per i sacerdoti. In questo tempo, Satana ha preso di mira questi figli prediletti di Gesù e Maria per poter arrecare maggior danno alle anime e per condurne un maggior numero alla perdizione eterna; in quanto un sacerdote che si abbandona al peccato o che peggio ancora non professa più la vera dottrina Cattolica diffondendo eresie o concetti erronei sulla fede, conduce con se all’inferno un numero incalcolabile di anime, che anche se in buona fede abbandonano la via stretta del cielo, e sedotti da dottrine nuove e moderne avanzano nella via della menzogna e dell’errore.
Per questo, per rispondere all’invito dei Sacratissimi Cuori di Gesù e Maria invitiamo tutti i fedeli che amano realmente il Signore, e che vogliono aiutarlo nella salvezza delle anime, di offrire tutti i GIOVEDI le preghiere, le sofferenze, i sacrifici, la S. Messa, la S. Comunione, il Santo Rosario, il proprio lavoro, e tutte le opere buone che compiranno in quel giorno, PER LA SANTIFICAZIONE DI TUTTI I SACERDOTI, O DI QUELLI DI UNA DETERMINATA CITTA’ O REGIONE.
Il Signore ha già mostrato quanto gradisca quest’offerta per i sacerdoti, compiendo moltissime grazie di guarigione, di conversione e protezione.

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Messaggio di Gesù ad un’anima


“I miei fedeli devono sapersi donare senza reticenze personali, per trasmettersi alla vita nobile e celestiale del sacerdozio: amare ardentemente e desiderare la fecondità e santità del Sacerdozio. Questi fedeli affinché, sapendo attingere la vita saldamente eucaristica, si sappiano generosamente comunicare ai loro fratelli e padri sacerdoti erranti, a quelli la cui dignità si logora e va in frantumi.
Se mancano i sacerdoti esemplari, il mondo perisce, i Tabernacoli vengono meno e le anime rimangono digiune e vi subentra la cecità totale.
I miei fedeli devono essere gelosi nel garantire alla Chiesa i loro fratelli sacerdoti, pregare molto per quelli in pericolo, per quelli che il nemico infernale avvia alla rovina per mezzo di pericoli alla castità e soprattutto tramite dottrine nuove,non conformi al Vangelo ma lusinghiere e fallaci. Se al mondo non vi fosse il sacerdote, si vivrebbe la vita pagana. Qualunque sacerdote è il sacro capolavoro di Dio; è Dio stesso che, misteriosa mente si trasmette per loro bocca, per le loro Mani, per le loro opere apostoliche. E’ per loro che c’è la Vita Eucaristica nel mondo.
Amate ardentemente questa nobile missione ; diffondete attorno a voi il profumo dei Tabernacoli, ma soprattutto interessatevi di coloro che costituiscono la vita della Chiesa: i Sacerdoti.
Consolate il vostro dolcissimo Maestro, che gemendo e trepidando attende da voi comprensione ed amore. Ricordate che l’insufficienza di avere santi Sacerdoti è la maggior disgrazia del mondo. Tutto è da rifare nel mondo sfrenato, poiché non vi è più il fermento delle vocazioni sacerdotali.”

da: preghiereagesuemaria

mercoledì 14 aprile 2010

Gesù rispose..

Sacerdoti...

Sacerdoti... Siate Santi!
prof. Enrico Medi

Sacerdoti, io non sono prete e non sono mai stato degno di poterlo diventare.
Come fate a vivere, dopo aver celebrato la Messa?
Ogni giorno avete il Figlio di Dio nelle vostre mani, ogni giorno avete una potenza che san Michele Arcangelo non ha.
Con la vostra bocca voi trasformate la sostanza del pane in quella del Corpo di Cristo.
Voi obbligate il Figlio di Dio a scendere sull'altare.
Sacerdoti, ve ne scongiuriamo siate santi!
Se siete santi, noi siamo salvi; se non siete santi voi, noi siamo perduti.
Sacerdoti: noi vi vogliamo ai piedi dell'altare.
A costruire opere, fabbricati, giornali, lavoro, a correre di qua e di là siamo capaci noi, ma a pregare siete capaci voi.
State accanto all'altare: andate a tenere compagnia al Signore.
Preghiera e tabernacolo, tabernacolo e preghiera.
Abbiamo bisogno di quella.
Nostro Signore è solo, è abbandonato.
Le chiese si riempiono soltanto per la Messa: Cosa stupenda!
Ma Gesù ci sta 24 ore su 24 e chiama le anime:
"Tienimi compagnia
dimmi una parola,
dammi un sorriso,
ricordati che ti amo.
Dimmi soltanto passando:
ti voglio bene.
Ed io ti coprirò
di ogni consolazione
e di ogni conforto."

giovedì 8 aprile 2010

Medjugorje


MEDJUGORJE E’ UN DONO
di Padre Rupcic’

Cari pellegrini, inizio dicendo che a Medjugorje sono successi diversi miracoli e questa è la verità, ma queste non sono le cose importanti. Il terzo giorno i veggenti hanno chiesto alla Madonna: "Come ti chiami? Perché sei venuta? Così possiamo dirlo a quelli che ce lo chiedono".

Lei ha detto: "Sono la Regina della Pace".

"Perché sei venuta tra noi?".

Lei ha risposto: "Io vedo che gli uomini, miei figli, sono in grave pericolo. Sono venuta ad aiutarli".

"Quali sono questi pericoli? Possiamo riconoscerli facilmente?".

"Si è diffuso in tutto il mondo un grande odio e da questo odio nascono guerre, terrorismo, divorzi".

Nel 1945 le Nazioni Unite hanno detto: "Mai più la guerra, invece, da allora fino ad oggi non c´è stato un solo giorno senza guerra nel mondo. Quando parliamo della guerra, dobbiamo pensare a milioni di persone uccise, a milioni di donne che rimangono vedove e ai bambini che rimangono orfani. Dobbiamo pensare anche alle centinaia di città distrutte, a migliaia di profughi, di affamati, di ammalati.

Un altro grande pericolo nel mondo sono i divorzi, matrimoni distrutti, perché dobbiamo sapere che nel mondo la metà dei matrimoni sono completamente distrutti. Qui non è solo che soffrono gli uomini o le donne: soffrono tanto anche i bambini.

Nel Sud America, nell´Africa, al Cairo, a Mosca, a Manila ci sono decine di migliaia di bambini che sono per strada e non si sa di chi sono.

Da questi bambini spesso nascono terroristi, narcomani, prostitute ecc.

Oltre a questo nel mondo ci sono migliaia di aborti. Secondo le statistiche ogni anno si uccidono 50-70 milioni di bambini.

Ci sono anche altri pericoli dei quali soffre l´umanità tipo la narcomania e l´AIDS. Oggi abbiamo milioni e milioni di narcomani in tutto il mondo e ogni giorno ne abbiamo di più. Ogni giorno abbiamo sempre più malati di AIDS. Questa è una malattia terribile perché non esiste una medicina contro questo male.

Qui è venuta una dottoressa dall´Africa che cura questi mali e ha detto che, se non si fa niente, fra dieci anni rimarrà solo un terzo della popolazione di tutta l´Africa. Questa malattia non esiste solo in Africa, ma anche in America, in Europa e in tutto il mondo e non esiste alcuna cura. E´ venuto qui un medico, che ha trovato il virus di questa malattia. E´ venuto per ringraziare la Madonna perché ha scoperto questo virus. Dopo due anni è tornato a Medjugorje per chiedere alla Madonna che lo aiuti a trovare una medicina per curare questa malattia. Dopo due o tre giorni di preghiera e confessione a Medjugorje lui ha gridato: "Ho trovato!", e quando gli hanno chiesto: "Qual è la medicina per questa malattia?". Lui ha detto: "La conversione, perché questa malattia proviene da una vita amorale".

Il terrorismo sta dilagando in tutto il mondo. Si parla anche troppo di questi problemi.

La Madonna nei primi giorni ha detto che questo mondo si trova in un grave pericolo e che non possiamo trovare da soli la soluzione e quindi è venuta per aiutarci.

E adesso veniamo a ciò che è più importante. Dio è onnipotente; quando gli uomini non possono Lui può tutto. Guardate: prima di scoprire una medicina per una malattia, bisogna scoprire le cause della malattia. Qual è la causa di tutti questi problemi che noi non riusciamo a risolvere? La risposta è: l´assenza di Dio nei nostri cuori.

Quando non abbiamo Dio nel nostro cuore, abbiamo l´odio verso gli altri, abbiamo le guerre. Quando non abbiamo l´amore verso il prossimo, abbiamo il terrorismo. Se non abbiamo Dio nel cuore non abbiamo la famiglia e non abbiamo nemmeno una comunità nel mondo.

Dove non c´è Dio inizia l´inferno. Prima nel cuore, nella famiglia, nella comunità e poi nel mondo. E questa è proprio la situazione triste nel mondo d´oggi. Ognuno di questi pericoli può distruggere il mondo e peggio ancora tutti questi pericoli insieme. Questo ci fa capire la debolezza degli uomini.

E´ per questo che la Madonna, la Madre di tutti gli uomini, non può stare con le mani inerti. Lei deve fare qualcosa.

Qui passano tante mamme. Loro sanno quando i figli stanno male e cercano di aiutarli. La Madre di tutte le madri non può essere indifferente. Lei deve fare qualcosa.

E adesso è ancora più importante questo: il primo giorno delle apparizioni la Madonna teneva Gesù Bambino nelle braccia. Gesù è vero uomo e vero Dio. Questo è il più grande dono per l´umanità: e questo è quello che è stato rifiutato. La Madonna non è solo apparsa; ci ha portato questo dono. Lei ci ha spiegato attraverso i veggenti, come possiamo riavere questo dono nel nostro cuore: con la preghiera, la conversione, il digiuno. Ecco, questo è sostanzialmente Medjugorje. Tutti coloro che vengono qui hanno a disposizione questo dono rispettando queste condizioni. La Madonna chiede e aspetta da tutti noi che lo accettiamo, ma prima dobbiamo rispettare alcune condizioni.

Prima di tutto dobbiamo approfondire la nostra fede. Non basta che siamo stati battezzati, che abbiamo fatto la Comunione, che ogni tanto entriamo in chiesa. Noi dobbiamo vivere secondo la nostra fede.

Seconda cosa: noi dobbiamo convertirci, dobbiamo avvicinarci a Dio, perché ci siamo troppo allontanati. Per avvicinarci a Lui si deve iniziare con una buona confessione.

Terza cosa: dobbiamo pregare, perché noi abbiamo dimenticato la preghiera.

Dobbiamo pregare personalmente e anche nelle famiglie. La preghiera è aprire la porta del nostro cuore a Gesù Cristo perché Lui possa entrare. Ogni preghiera è buona, ma la Madonna qui ha raccomandato il Santo Rosario e i sette Pater-Ave-Gloria perché la preghiera è molto potente.

Dove marito e moglie pregano insieme non può avvenire il divorzio, né in Italia, né in America, in nessuna parte del mondo. Quando vengono problemi nelle famiglie allora si va dall´avvocato, dallo psicologo, da tutte le parti… ma non si ottiene niente, solo si perdono soldi. Dobbiamo pregare insieme: questa è la medicina.

Adesso vorrei dirvi qualcosa delle mie esperienze riguardo alla preghiera. Quando ero piccolo, alla domenica, mia madre mi svegliava per andare insieme alla Messa. Ecco che cosa mi è successo una volta. Ho sentito l´omelia di un sacerdote che parlava della Madonna e diceva: " A chi prega la Madonna col Santo Rosario, lei darà non solo quello che chiede, ma gli darà ancora di più". Il sacerdote ha poi detto: "Se qualcuno non può pregare tutto il Rosario, dica almeno un´Ave Maria". Io pensavo: "Per me il Rosario è troppo, però un´Ave Maria sì, la posso dire".

Ecco cosa è successo: dopo la Seconda Guerra Mondiale qui sono venuti i comunisti al potere. Distruggevano le chiese, ammazzavano i sacerdoti. Solo in questa piccola zona hanno ammazzato sessantanove francescani e li hanno bruciati senza giudizio del tribunale. Io allora non ero sacerdote; ero in seminario. Mi hanno preso insieme ad altri miei compagni e volevano ammazzarci. Tre volte mi hanno portato davanti al plotone di esecuzione, ma non mi hanno ucciso… altri sì.

Dopo mi sono chiesto: "Come mai io sono sopravvissuto e loro sono stati uccisi? Io non sono più bravo di loro". E allora mi sono ricordato: ecco questo è grazie a quell´Ave Maria. E da allora ad oggi io ogni volta, dopo la Santa Messa, dopo il Rosario, dopo la salita alla collina delle apparizioni, dopo la Via Crucis, dopo tutte le altre cose, io dico un´Ave Maria e qualche volta ne dico due o tre.

Quarta cosa: la Madonna qui ha chiesto il digiuno perché anche questo, purtroppo, abbiamo dimenticato. Perché il digiuno è così importante? Gesù digiunava, gli apostoli digiunavano, la Chiesa digiunava e noi non digiuniamo: la nostra esperienza ci dice che il digiuno è necessario. Spesso noi diciamo e sentiamo altri che dicono: "Non posso più sopportare mio marito, non posso più andare a Messa, non posso più amare, non posso più fare altre cose… perché non abbiamo più la pazienza. E da dove trarre la forza per questo? Proprio dal digiuno. Perché non abbiamo forza? Perché le cose sono diventate i nostri padroni e noi loro servi. Chi mangia tanto è schiavo del cibo, chi beve troppo è schiavo del bere, chi si droga é schiavo della droga, chi fuma troppo è schiavo delle sigarette. Il grande pericolo è che le cose sono diventate nostri padroni e noi loro schiavi. Gli schiavi non possono fare niente di diverso da ciò che ordina il padrone e non possono chiedere al padrone di fare qualcosa per loro.

E come possiamo risolverlo questo problema? Solo rifiutando, rinunciando al superfluo: questo è il digiuno. Qui da noi c´è un detto popolare: "Chi mangia troppo, col cucchiaio si fa la tomba". E ancora peggio è con alcool, sigarette, droga. Perciò tutti noi abbiamo bisogno di una forza per cui al negativo possiamo dire no e al positivo possiamo dire sì. E questo non possiamo farlo senza digiuno. Tutti possiamo digiunare. Un pezzettino di pane in meno, un pezzettino di carne in meno, una sigaretta in meno, una chiacchiera in meno. Allora avremo tanta forza per poter dire sempre al positivo sì e al negativo no.