sabato 22 maggio 2010

Scendi Spirito Santo


Mezzi per farsi santo


Mezzi per amare Dio e farsi santo
di S. Alfonso M. De Liguori


Chi più ama Dio si fa più santo. Diceva S. Francesco Borgia che l'orazione introduce nel cuore umano l'amore divino; la mortificazione poi è quella che toglie dal cuore la terra e lo rende capace di ricevere quel santo fuoco. Quan­to più di terra vi è nel cuore, tanto meno di luo­go vi trova il santo amore. (lob. XXVIII, 12, 13). Perciò i santi hanno cercato di mortificare quanto più potevano l'amor proprio ed i loro sen­si. I santi son pochi; ma bisogna vivere con i pochi se vogliamo salvarci con i pochi, come scrive S. Giovanni Climaco. E S. Bernardo dice che chi vuol fare vita perfetta bisogna che faccia vita singolare.

Prima di tutto però per farsi santi è neces­sario aver desiderio di farsi santi: desiderio e risoluzione. Alcuni sempre desiderano ma non mai cominciano a metter mano all'opera. « Di queste anime irresolute, dicea S. Teresa, non ha paura il demonio ». All'incontro diceva la santa che « Dio è amico delle anime generose ». Il de­monio cerca di farci apparir superbia il pensare di fare grandi cose per Dio. Sarebbe superbia se noi pretendessimo farle confidando nelle no­stre forze; ma non è superbia il risolverci di farci santi fidandoci di Dio e dicendo: Tutto posso in Colui che mi dà la forza (Fil 4,13).

Bisogna dunque farsi animo, risolversi e co­minciare. La preghiera può tutto. Quel che non possiamo noi con le nostre forze, ben lo potre­mo con l'aiuto di Dio, il quale ha promesso di darci quanto noi gli cerchiamo (cfr. Gv 15,7).



Affetti e preghiere


Caro mio Redentore, tu desideri il mio amore e mi comandi di amarti con tutto il cuore. Sì, Gesù mio, con tutto il cuore io voglio amarti.

No, mio Dio, ti dirò confidando nella tua mi­sericordia, non mi spaventano i miei peccati commessi, perché ora li odio e detesto sopra ogni male; e so che tu ti scordi delle offese di un'ani­ma che si pente e ti ama. Anzi perché io più de­gli altri ti ho offeso, più degli altri ti voglio
amare, voglio farmi santo per darti gusto. Ti amo, bontà infi­nita. A te tutto mi dono. Tu sei l'unico mio be­ne, l'unico mio amore. Accettami, amor mio, e rendimi tutto tuo e non permettere che io ti dia più disgusto. Fà ch'io tutto mi consumi per te, come tu ti sei tutto consumato per me.

O Maria, o sposa la più amante dello Spirito Santo e la più amata, impetrami amore e fe­deltà.

giovedì 13 maggio 2010