venerdì 26 settembre 2014

Il Papa: no ai Cristiani vanitosi...

IL PAPA: NO A CRISTIANI VANITOSI, SONO COME UNA BOLLA DI SAPONE

Guardiamoci dalla vanità che ci allontana dalla verità e ci fa sembrare una bolla di sapone. E’ quanto affermato da Papa Francesco nella Messa mattutina a Casa Santa Marta. Il Pontefice, prendendo spunto dal passo del Libro di Qoelet nella Prima Lettura, ha sottolineato che, anche quando fanno del bene, i cristiani devono rifuggire la tentazione di apparire, di “farsi vedere”. 


Se tu “non hai qualcosa di consistente, anche tu passerai come tutte le cose”. Papa Francesco ha preso spunto dal Libro del Qoelet per soffermarsi sulla vanità. Una tentazione, ha osservato, che non c’è solo per i pagani ma anche per i cristiani, per le “persone di fede”. Gesù, ha rammentato, “rimproverava tanto” quelli che si vantavano. Ai dottori della legge, ha soggiunto, diceva che non dovevano “passeggiare nelle piazze” con “vestiti lussuosi” come “principi”. Quando tu preghi, ammoniva il Signore, “per favore non farti vedere, non pregare perché ti vedano”, “prega di nascosto, va nella tua stanza”. Lo stesso, ha ribadito il Papa, va fatto quando si aiutano i poveri: “Non far suonare la tromba, fallo di nascosto. Il Padre lo vede, è sufficiente”:

“Ma il vanitoso: ‘Ma guarda, io do questo assegno per le opere della Chiesa’ e fa vedere l’assegno; poi truffa dall’altra parte la Chiesa. Ma fa questo il vanitoso: vive per apparire. ‘Quando tu digiuni - dice il Signore a questi – per favore non fare il malinconico lì, il triste, perché tutti se ne accorgano, che tu stai digiunando; no, digiuna con gioia; fa' penitenza con gioia, che nessuno si accorga’. E la vanità è così: è vivere per apparire, vivere per farsi vedere”.

“I cristiani che vivono così – ha proseguito - per apparire, per la vanità, sembrano pavoni, si pavoneggiano”. C’è chi dice, “io sono cristiano, io sono parente di quel prete, di quella suora, di tal vescovo, la mia famiglia è una famiglia cristiana”. Si vantano. “Ma – chiede il Papa – la tua vita col Signore? Come preghi? La tua vita nelle opere di misericordia, come va? Tu fai le visite agli ammalati? La realtà”. E per questo Gesù, ha aggiunto, “ci dice che dobbiamo costruire la nostra casa, cioè la nostra vita cristiana, sulla roccia, sulla verità”. Invece, è stato il suo monito, “i vanitosi costruiscono la casa sulla sabbia e quella casa cade, quella vita cristiana cade, scivola, perché non è capace di resistere alle tentazioni”:

“Quanti cristiani vivono per apparire. La vita loro sembra una bolla di sapone. E’ bella la bolla di sapone! Tutti i colori ha! Ma dura un secondo e poi che? Anche quando guardiamo alcuni monumenti funebri, pensiamo che è vanità, perché la verità è tornare alla terra nuda, come diceva il Servo di Dio Paolo VI. Ci aspetta la terra nuda, questa è la nostra verità finale. Nel frattempo, mi vanto o faccio qualcosa? Faccio del bene? Cerco Dio? Prego? Le cose consistenti. E la vanità è bugiarda, è fantasiosa, inganna se stessa, inganna il vanitoso, perché prima fa finta di essere, ma alla fine crede di essere quello, crede. Ci crede. Poveretto!”.

E’ questo, ha sottolineato, è quello che succedeva al Tetrarca Erode che, come narra il Vangelo odierno, si interrogava con insistenza sull’identità di Gesù. “La vanità – ha detto il Papa – semina inquietudine cattiva, toglie la pace. E’ come quelle persone che si truccano troppo e poi hanno paura che le prenda la pioggia e tutto quel trucco venga giù”. “Non ci dà pace la vanità – ha ripreso – soltanto la verità ci dà la pace”. Francesco ha dunque ribadito che l’unica roccia su cui possiamo edificare la nostra vita è Gesù. “E pensiamo – ha affermato – a questa proposta del diavolo, del demonio, anche ha tentato Gesù di vanità nel deserto” dicendogli: “Vieni con me, andiamo su al tempio, facciamo lo spettacolo; tu ti butti giù e tutti crederanno in te”. Il demonio aveva presentato a Gesù “la vanità in un vassoio”. La vanità, ha ribadito il Papa, “è una malattia spirituale molto grave”:

“I Padri egiziani del deserto dicevano che la vanità è una tentazione contro la quale dobbiamo lottare tutta la vita, perché sempre ritorna per toglierci la verità. E per far capire questo dicevano: è come la cipolla, tu la prendi e cominci a sfogliare - la cipolla – e sfogli la vanità oggi, un po’ di vanità domani e tutta la vita sfogliando la vanità per vincerla. E alla fine stai contento: ho tolto la vanità, ho sfogliato la cipolla, ma ti rimane l’odore in mano. Chiediamo al Signore la grazia di non essere vanitosi, di essere veri, con la verità della realtà e del Vangelo”.
Fonte: Radio Vaticana

“Siamo al conto alla rovescia.

I segni, i 100 anni a Satana, la Madonna e Papa Francesco”

“Siamo al conto alla rovescia, non c’è più tanto tempo perché i segreti si compiano”. Così Paolo Brosio, giornalista e scrittore, su IntelligoNews ragiona sui segni dei tempi e sulle profezie della Madonna. E il discorso tocca Papa Francesco, la consacrazione del pontificato alla Madonna di Fatima, i cataclismi a cui stiamo assistendo e anche le persecuzioni contro i cristiani “che non sono solo fisiche, ma anche culturali”.
Terzo segreto di Fatima (o quarto come afferma Antonio Socci) e la Madonna di Medjugorje. Tempi di guerra e segni per Brosio…
“Sono in linea con il pensiero di Antonio Socci, lui ben prima di me ha scritto e spiegato benissimo tutto. Dobbiamo metterci in testa che i famosi 10 segreti di Medjugorje non sono altro che la prosecuzione dei tre di Fatima. E finora è stata svelata solo la metafora e non la profezia di Fatima”.
Ricordiamo che Papa Francesco, che ha voluto parlare con il Capovilla già segretario di Giovanni XXIII poi nominato proprio da lui cardinale, ha consacrato il suo pontificato a Fatima. Ha un senso logico Brosio? 
“Certo che ha un senso. Le profezie di Fatima che parlarono dell’impero sovietico, del pericolo del nucleare, del ruolo fondamentale di un Vescovo vestito di bianco colpito a morte, sono importantissime e riguardano l’umanità. Sono i peccati del mondo che finiscono per provocare cataclismi, guerre e situazioni catastrofiche. E oggi il Papa parla di una terza guerra mondiale frammentata. Il riferimento al momento che stiamo passando è chiaro e illumina i nostri ragionamenti”.

E i cristiani sono al centro dell’odio con una persecuzione…
“La persecuzione ai cristiani è diabolica. E’ cominciato tutto in Palestina, con lo scontro tra ebrei e palestinesi, quindi in Siria contro i cristiani. Poi lo scontro tra fanatici musulmani, che non c’entrano con quelli moderati. L’instaurarsi in Iraq del Califfato che si sta espandendo e l’incognita è su chi li finanzi. Poi c’è un’altra guerra mondiale, quella della crisi finanziaria. Europei e italiani in particolare sono andati in povertà. Io e Claudia Koll aiutiamo la Bosnia, l’Africa ma abbiamo sempre più segnalazioni ed esempi che il terzo mondo è arrivato in Italia. Poi ci sono i cataclismi naturali…”.
L’impazzimento del tempo come segno?
“E certo, è inutile che ci dicono che è tutto normale. La Madonna nei messaggi di Medjugorje ha fatto riferimento poi alla pace e a Satana che sta intralciando i suoi piani. E lui è scatenato, dalla prime apparizioni alle ultime, Medjugorje questo è, la Madonna ha parlato tanto ma è stata anche rifiutata, come per esempio accadde a Ghiaie di Bonate, anche dalla Chiesa stessa”.


Segni nefasti e speranza celeste. Parliamone…

“Più c’è il male, più c’è fame, più la gente riscopre i riti di preghiera mariana che conducono a Dio. Più la gente si converte più le conseguenze saranno meno pesanti. Satana sta mettendo alla prova il mondo e Dio gli ha concesso un secolo come annunciato il 14 aprile 1982 in un messaggio della Madonna a Medjugorje (e come racconta anche una visione di Leone XIII, ndr). Alla fine le forze del male non prevalebunt. Satana sa che dopo il verificarsi del 10 segreti ci sarà la purificazione e non potrà più far niente”.
Ma da dove parte questo secolo?
“Ma è logico! Il mio ragionamento è semplice. Dal 1917 al 2017, praticamente dall’apparizione a Fatima il 13 maggio. Il periodo più infernale sono i prossimi 4 anni. Quando nelle apparizioni la Madonna chiede di convertirsi, convertirsi, convertirsi, lo fa perché poi non ci sarà dato più il tempo di farlo. I Papi hanno rilevato la metà del Terzo Segreto di Fatima. Ma la la Regina della Pace dice: “Io sono venuta a Medjugorje per portare a compimento quanto detto a Fatima”.

Ma questo segreto, non svelato dai Papi, per Socci annuncia la distreuzione ei l martirio per gran parte del mondo. Una sorte di Apocalisse dopo il quale trionferà il cuore di Maria.
“Certo, ma prima che trionfi il Cuore Immacolato di Maria c’è da fare il calvario,  perché non si arriva alla Resurrezione senza passare per il Venerdì. Si deve passare per la Passione, ed è già iniziata. Guardate cosa succede in Africa, in Cina, in Iraq, i focolai dove i cristiani vengono perseguitati. E questa è solo la persecuzione fisica, poi c’è quella culturale che è in Europa, dove i valori cristiani sono morti, sono considerati ridicoli, tu parli di miracoli e ti ridono in faccia. La cultura laicistica non credente ha accelerato e ci sono già i primi effetti. Il potere giudiziario prevale sugli altri, e senza l’equilibrio dei poteri è il caos”.
Cosa chiede negli ultimi messaggi la Madonna di Medjugorje? 
“Tre elementi sono forti e ritornano negli ultimi messaggi: la preghiera per la Pace, la preghiera per il Santo Padre e quella per la conversione. Siamo al conto alla rovescia. Non c’è più tanto tempo per i dieci segreti,siamo alla fine dei 100 anni e Satana è scatenato. Ci sarà di tutto… però, attenzione, la Madonna sa e dà la via d’uscita. I primi due segreti sono ammonizioni, il terzo è il segno sulla collina, poi dal quarto al decimo sono profezie che si possono mitigare se torniamo a Dio. E’ questo il tempo”.