martedì 7 giugno 2011

L'amore è acqua che sazia

L'amore è acqua che sazia



L'amore si chiama anche fonte viva. Disse il nostro Redentore alla Samaritana: Chi beve del­l'acqua che io gli darò non avrà mai più sete (Gv 4,13). L'amore è acqua che sazia; chi ama Dio di vero cuore non cerca né desidera niente più perché in Dio trova ogni bene. Per cui, con­tento di Dio, lieto va sempre dicendo: Dio mio, tu sei ogni mio bene. Perciò Dio si lagna di tante anime che vanno mendicando miseri e brevi di­letti dalle creature e lasciano quello che è un bene infinito e fonte di ogni gaudio: Essi hanno abbandonato me, sorgente di acqua viva, per scavarsi cisterne screpolate, che non tengono l'ac­qua (Ger 2,13). Per tanto Dio che ci ama e de­sidera di vederci contenti, grida e fa sapere a tutti: Chi ha sete venga a me e beva (Gv 7,37). Chi desidera di essere beato venga a me, che io gli donerò lo Spirito Santo che lo renderà beato in questa e nell'altra vita: Chi crede in me. con­tinua a dire, fiumi di acqua viva sgorgheranno dal suo seno (Gv 7,38). Chi dunque crede ed ama Gesù Cristo sarà arricchito di tanta grazia, che dal suo cuore - il cuore, cioè la volontà, è il ventre dell'anima - sgorgheranno più fonta­ne di sante virtù, che non solo gioveranno a con­servar la vita sua, ma anche a dar la vita agli al­tri. Ed appunto quest'acqua era lo Spirito Santo, l'amore sostanziale che Gesù Cristo promise di mandarci dal cielo dopo la sua ascensione (cfr. Gv 7,39).

La chiave che apre i canali di quest'acqua beata è la santa preghiera che ci ottiene ogni bene in virtù della promessa che otterrete (Gv 16,24). Noi siamo ciechi, poveri e deboli, ma la preghiera ci ottiene luce, fortezza e ricchezze di grazia. Dicea Teodoreto che chi prega riceve quanto desidera. Iddio vuol darci le sue grazie, ma vuol essere pregato.

Affetti e preghiere
Signore, dammi di quest'acqua (Gv 4,15). Ge­sù mio, vi pregherò, colla Samaritana, datemi quest'acqua del vostro amore, che mi faccia scordare della terra per vivere solo a voi, ama­bile infinito.

Bagna ciò che è arido. L'anima mia è la terra arida che non produce altro che sterpi e spine di peccati; deh innaffiatela voi con la vostra gra­zia, affinché renda qualche frutto di gloria a voi prima di uscire da questo mondo con la morte.

O fonte d'acqua viva, o sommo bene, quante volte io ti ho lasciato per le pozzanghere di que­sta terra che mi hanno privato del tuo amore! Oh fossi morto e non ti avessi offeso! Ma per l'avvenire io non voglio cercare altro che te, mio Dio. Soccorrimi tu e fa' che io ti sia fedele.

Maria, speranza mia, tienimi sempre sotto il tuo manto.


S. Alfonso M. De Liguori)

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