venerdì 25 novembre 2011

La barca e la tempesta

La "barca" e la tempesta


Una crisi di fede come quella odierna, così grave e così diffusa in tutti gli ambienti e a tutti i livelli, senza che vengano presi significativi interventi da parte dell'autorità ecclesiastica, non si è mai verificata nella Chiesa. E la cosa stupefacente è la perfetta incoscienza se non addirittura baldanza con la quale si continua a vivere in una situazione del genere, la quale, non presentando effettivamente conflitti o scandali eclatanti, come ai tempi delle guerre di religione, è vista tutto sommato come situazione tranquilla, anche perché, come ho detto, tante strutture, istituzioni e comportamenti esterni continuano a funzionare come se tutto fosse regolare, anzi, secondo alcuni, ci siamo incamminati verso "le magnifiche sorti e progressive".
Che ci fanno i "profeti di sventura"? Non sono dei seccatori e degli attardati (invidiosi dei progressisti), che non hanno mai letto il discorso di apertura del Concilio di Papa Giovanni (il Papa "buono", forse perché l'unico Papa buono)?
Solo pochi o pochissimi si rendono conto della situazione: owiamente lo stesso Magistero della Chiesa e tutti i buoni pastori fedeli al Papa e con essi tutti i buoni teologi e i buoni fedeli. Ma quanti sono?
E che potere hanno di influire sull'opinione pubblica frastornata o lusingata dalle menzogne dei modernisti-massoni? Quasi nullo. In genere si preferisce la congiura del silenzio, quando non vengono attaccati i cattolici più in vista, il Papa, certi teologi , certi pastori, certi laici coraggiosi.
L'ipocrisia dei modernisti-massoni raggiunge il culmine quando accusano l'autorità ecclesiastica di autoritarismo, mentre, se c'è oggi un difetto in essa, è proprio l'eccessiva indulgenza, la debolezza, la timidezza, la latitanza.
La via della verità, per chi vuoI percorrerla, esiste ed è alla portata di tutti: il Catechismo della Chiesa Cattolica. Ciò che turba molti però è il fatto che i pastori lasciano fare anche i falsi maestri che insegnano il contrario. Il dubbio che allora può venire è che, sì, va bene il Catechismo, ma se preferisco, posso scegliere anche le dottrine moderniste, ché nessuno mi dice nulla. Anche perché sono più comode. L'idea che si sta diffondendo in molti è che non sono in gioco verità assolute ed universalmente vincolanti, ma si tratta di legittimo "pluralismo". Si sta assottigliando il numero dei credenti? Da certi fatti sembrerebbe di si (chiese che si svuotano, diminuzione della pratica dei sacramenti, crisi degli Ordini antichi, diminuzione delle vocazioni, defezioni, imbarbarimento dei costumi, corruzzione della gioventù, aumento della criminalità e dell'egoismo).

La cosa principale da fare è la fedeltà coraggiosa alla verità.

P. Giovanni Cavalcoli OP

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