sabato 12 luglio 2008

L'Umiltà di Maria

Senza umiltà non vi può essere alcun'altra virtù in un'anima; anche se possiede tutte le virtù, tutte fuggiranno al fuggire dell'umiltà.
Fu rivelato a Santa Matilde che la prima virtù in cui si esercitò la Beata Madre in modo particolare sin dalla fanciullezza fu proprio l'umiltà.
Il primo atto dell'umiltà di cuore è l'aver basso concetto di sé; e Maria considerò sempre così bassamente se stessa, come fu rivelato alla medesima Santa Matilde, che sebbene si vedesse così arricchita di grazie più degli altri, a nessuno mai si preferì.
Dichiara San Bernardo: "Sì perché, appunto come una mendicante, se rivestita d'una ricca veste donata, non se ne insuperbisce; ma nel vederla più si ricorda della sua povertà e più si umilia innanzi al suo donatore; così Maria quanto più si vedeva arricchita, più si umiliava, ricordandosi che tutto era dono di Dio"; "Perciò" disse San Bernardino "non vi è stata creatura al mondo più esaltata, perché non vi è stata creatura che più si è umiliata come Maria: inoltre è atto di umiltà occultare i doni celesti."
L'umile rifiuta le lodi per sé e tutte le riferisce a Dio. Ecco Maria che si turba in sentirsi lodare da San Gabriele. E quando Santa Elisabetta le disse: "Benedicta tu inter mulieres", Maria, attribuendo tutte quelle lodi a Dio, rispose con quell'umile cantico: "Magnificat anima mea Dominum." Come dicesse: "Elisabetta, tu lodi me, ma io lodo il Signore a cui solo si deve l'onore. Tu mi ammiri che io venga a te, ed io ammiro la divina bontà, in cui solamente giubila lo spirito mio. Tu mi lodi perché ho creduto; io lodo il mio Dio che ha voluto esaltare il mio niente."
Dunque, regina mia, io non potrò mai esser vostro vero figlio se non sono umile. Ma non vedete che i peccati miei dopo avermi renduto ingrato al mio Signore, mi han fatto anche superbo? Oh madre mia, rimediate voi: per i meriti della vostra umiltà impetratemi l'essere umile, e così divenir vostro figlio. Amen.




(tratto: "Dalle glorie di Maria" di S. Alfonso De Liguori)

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"L'anima mia magnifica il Signore"
In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce "Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore". Allora Maria disse " L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva.


La spiegazione
"In fretta"
La prima cosa che Maria fa dopo aver ricevuto l'annuncio della nascita di Gesù dall'angelo Gabriele, è di correre in fretta da Elisabetta. Ha saputo che, pur essendo anziana, Elisabetta aspetta un bambino, e desidera starle vicino e assisterla in questo momento gioioso e delicato della gravidanza. "In fretta" significa che Maria non perde tempo, e significa anche che dentro il suo cuore arde un fuoco d'amore che la spinge ad andare là dove c'è bisogno di lei. Maria è una giovane donna, piena di energie, di gioia da donare. Ma ora ha un segreto in più: porta nel suo seno Gesù: è diventata tabernacolo di Dio.


Una gioia speciale
L'incontro tra Maria ed Elisabetta è davvero speciale! Sono due mamme che attendono un bambino: Maria è giovane, Elisabetta e anziana, ma sono accomunate dalla stessa esperienza. C'è grandissima gioia, infatti, quando si attende un bambino. Solo una mamma conosce fino in fondo quanto essa è grande! Maria ed Elisabetta si capiscono al volo, c'è subito intesa tra loro. Fanno a gara a volersi bene, a esprimere la felicità traboccante dei loro cuori. Elisabetta attende Giovanni, che sarà un grande profeta. Maria attende Gesù, il messia. Anche questi due piccoli, ancora nel grembo delle mamme, si intendono subito: Giovanni esulta di gioia all'arrivo di Gesù nella sua casa! Maria si ferma con Elisabetta fino alla nascita di Giovanni: è venuta infatti per mettersi al servizio.

Perché Maria è grande
"L'anima mia magnifica il Signore!": sono le parole del canto che sgorga dal cuore di Maria davanti ad Elisabetta. Maria è grande di fronte a Dio e di fronte a tutti gli uomini, infatti: "tutte le generazioni mi chiameranno beata", continua. Ma perché Maria è grande? Ce lo dice ancora lei, nel suo cantico: perché Dio "ha guardato all'umiltà della sua serva". Queste parole significano che la grandezza di Maria sta nell'essersi messa a disposizione di Dio, nell'essersi fatta serva per amore. La visita ad Elisabetta è un grande esempio di questo!

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