venerdì 4 luglio 2008

Maria, la tua bellezza ci incanta

Per comunicare con la persona amata non occorrono lunghi discorsi: basta una parola, un gesto, uno sguardo. Questo è ancora più vero nel nostro rapporto con la Madonna, che ci conosce e ci ama in Dio e che è la “Madre che tutto può”. È bello potersi rivolgere a lei con la spontaneità e la fiducia dei figli.. è bello dirle: “O Maria, concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a Te”.
Nella prima parte di questa preghiera c’è il gioioso riconoscimento della gigantesca statura morale di Maria: Ella è la creatura concepita senza peccato. Ella – per singolare privilegio -è stata fin dall’inizio quello che anche noi siamo chiamati a diventare: “santi ed immacolati nell’amore”. In lei noi contempliamo il nostro destino finale. Non c’è, in lei, neppure l’ombra del peccato. È senza macchia alcuna. È la “Donna vestita di sole”. È la “piena di grazia”, traboccante dell’amore di Dio, e perciò bellissima, graziosissima. Innamorato della sua limpidezza, Dio vi si specchia dentro, come le alte montagne nella trasparenza dei laghi. Davvero, “la figlia del re è tutta splendore”; davvero “al re piace la sua bellezza” (Sal 45). In lei il Padre ha preparato una degna dimora per il Figlio. E il popolo cristiano sente il fascino di questo straordinario candore e la dichiara “Bella fra tutte le donne” e l’acclama: “Salve, o tutta santa”. Incantati dalla divina bellezza di questa Madre i fedeli cantano entusiasti: “Dell’aurora Tu sorgi più bella … non vi è stella più bella di Te”. Tutto lo stupore e amore dell’anima incantata da Maria è compendiato nel canto liturgico a tutti noto: “Tota pulchra es, Maria!” Sei tutta bella, sei splendida nell’anima e nel corpo. La tua bellezza, anche corporale, è il riverbero della tua bellezza interiore. Sei bella – e dunque buona! – perché ricolma dell’amore di Dio. Tu ci ricordi che non c’è vera bellezza senza la bontà del cuore e la capacità di amare. In un mondo in cui la bellezza fisica è ostentata, idolatrata e spesso strumento di immoralità, la tua bellezza morale diventa contestazione silenziosa e criterio di discernimento.
Consapevoli delle nostre brutture, supplichiamo con fiducia:
“Prega per noi, che ricorriamo a Te”.
“Prega per noi”,
cioè ottienici un cuore nuovo, un cuore semplice e puro, un cuore umile e docile, come il tuo. Nel nostro cuore si mescolano insieme bene e male, si intersecano slanci e resistenze al Volere del Padre, attecchiscono sentimenti nobili e grandi accanto ad atteggiamenti meschini, assai poco conformi al Vangelo.
“Prega per noi”, cioè aiutaci a vivere da veri cristiani, da autentici testimoni, in un mondo contraddistinto da un consumismo sfrenato, dall’indifferenza religiosa e da un secolarismo chiuso alla trascendenza.
“Prega per noi”: restituiscici, o tutta bella, alla nostalgia del candore, al desiderio di incontaminata trasparenza, all’anelito verso la santità. Spesso ci sentiamo sporchi, indegni di Te e della Trinità Santissima, e perciò a Te ricorriamo, ci rifugiamo tra le tue braccia e cerchiamo asilo nel tuo cuore, o Madre di misericordia.

† Giuseppe Costanzo

Arcivescovo

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